21 Novembre, festa della Salute

La Festa della Salute è sicuramente quella dall’impatto meno “turistico”, e che evoca un sincero sentimento religioso popolare.

Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda un’altra terribile pestilenza, quella del biennio 1630-31. Più di mezzo secolo dopo la terribile pestilenza del 1575-77, il morbo si abbatte nuovamente su Venezia. Il doge fa voto di erigere una chiesa intitolata alla Salute, chiedendo l’intercessione della Vergine Maria per porre fine alla pestilenza.

La progettazione fu affidata al giovane architetto Baldassarre Longhena. Il suo progetto rispondeva alle esigenze di grandiosità richieste dalla Serenissima : una chiesa che doveva esaltare la Vergine e al tempo stesso la Repubblica. La basilica fu consacrata nel 1687.

Qualche decennio più tardi Francesco Morosini portò da Candi un dipinto di una Madonna del 1200 che per decreto del Senato, il 21 novembre 1670, fu destinata all'altar maggiore della chiesa. La Madonna, dal quel 21 novembre, fu chiamata Madonna della Salute. Da allora la visita votiva si svolge annualmente in questo giorno.

A tutt’oggi, il 21 novembre, migliaia di persone percorrono il ponte votivo su barche e vanno in pellegrinaggio alla chiesa della Salute a rendere omaggio alla Madonna e ad accendere un cero affinché interceda per la loro salute. Sfilano davanti all’altare maggiore dell’imponente Chiesa della Salute a perpetuare il secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Vergine Maria.

La castradina, pietanza molto saporita a base di carne di montone, è il piatto tipico che si usa consumare a Venezia il giorno della Salute.

Sono passati ormai più di tre secoli e il popolo veneziano mai è venuto meno al suo appuntamento annuale. Siano stati i tempi gloriosi della Serenissima Repubblica o gli anni tristi dei dominio straniero, gli anni della riacquistata libertà o i dolorosi anni di guerra, l'anniversario dei 21 novembre è sempre stato per Venezia un giorno particolarmente solenne.